Come è possibile che Parma, città lontana dal mare, sia la capitale delle Alici sottolio? Le ragioni sono principalmente storiche. In questo territorio infatti – fine del 1800 e grazie alla nascente industria conserviera del pomodoro – iniziano a svilupparsi competenze tecniche specialistiche: fioriscono importanti aziende di impiantistica industriale, le prime fabbriche di scatoline in banda stagnata e poi la ricerca scientifica – chimica e microbiologica – che vede nella Stazione Sperimentale delle Conserve ancora oggi il suo rappresentante più qualificato.
In breve tempo nasce un vero e proprio distretto industriale che ha saputo superare due guerre e ha profondamente caratterizzato il territorio di Parma, vocato alla conservazione degli alimenti.
Dopo oltre 100 anni e quattro generazioni di imprenditori, oggi nella nostra città hanno sede le più importanti aziende di Alici conservate, che esprimono assieme oltre il 70% del mercato nazionale.
Delicius ha sempre creduto nella valorizzazione di questo distretto, pubblicando nel 2015 un volume edito da Mondadori dal titolo “Alice o Acciuga?” che tuttora rappresenta un documento storico-narrativo importante nel nostro settore.
Oggi le aziende di questo distretto, pur concorrenti sul mercato, gestiscono con grande sinergia elementi non competitivi all’interno dei progetti di marketing territoriale promossi dalla città; come “Settembre Gastronomico”: un mese di eventi dedicati alle filiere più rappresentative del nostro territorio (oltre alle acciughe, anche pasta, pomodoro, prosciutto crudo, parmigiano-reggiano e latte). Nella settimana dedicata alle Alici, da anni è assegnato il riconoscimento “Acciuga d’Argento”, un premio destinato a coloro che si sono distinti in attività che coinvolgono Parma e che rendono protagoniste le Alici stesse.
La capacità di riconnettere cibo, cultura e territorio è un’attitudine che a parma avviene in modo spontaneo. L’identità della città si esprime anche attraverso i suoi prodotti alimentari ed il loro racconto, diventando nuovo linguaggio.
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