Opera Box: Delicius omaggia Verdi e la lirica di Parma

Delicius, nell’anno del suo 50° anniversario, diventa sponsor della XXIV edizione del Festival Verdi di Parma e Busseto, uno dei principali eventi di musica lirica in Italia e nel mondo.

Il Festival Verdi 2024, riunisce gli amanti e gli appassionati di musica a Parma e Busseto, patria del Maestro Giuseppe Verdi, offrendo un’esperienza memorabile e autentica.


Delicius omaggia Verdi e la lirica di Parma


Delicius ha fortemente desiderato promuovere questa speciale occasione che vede territorio e comunità celebrare importanti valori storici e culturali, da sempre simbolo della città di Parma. Proprio per l’occasione è stato realizzato un cofanetto in edizione limitata che omaggia Giuseppe Verdi nell’opera Falstaff.

È il 1892 quando Giuseppe Verdi, quasi ottantenne ma ancora in pieno fermento creativo, sta concludendo il Falstaff, un’opera buffa ispirata a un noto personaggio di Shakespeare: Sir John Falstaff che nel primo atto dell’opera cita proprio un’acciuga.
Coincidenza o golosità? Quel che è certo, però, è che le acciughe a Parma sono un’istituzione, e appartengono a quelle tradizioni irrinunciabili che si tramandano da sempre, proprio come la lirica; la tradizione vuole che i cantanti, prima di una rappresentazione, usino mangiare un’acciuga sott’olio per armonizzare la voce.

Renato Bruson, Un Grande Falstaff

Parmigiano d’adozione e insignito nel 1981 del titolo di “Cavaliere di Verdi”, Renato Bruson è considerato tra i maggiori baritoni lirici del nostro tempo e tra i più grandiinterpreti nel ruolo di Sir Jonh Falstaff.

Nel nostro teatro (e non solo!) ha emozionato generazioni di melomani per il suo fraseggio espressivo, la voce brunita all’occorrenza leggermente ruvida e la grande presenza scenica.

Oggi, con la Fondazione Museo Renato Bruson, il grande baritono ha voluto lasciare proprio a Parma un’eredità culturale durevole, offrendo ai giovani, come lui stesso afferma, talenti, opportunità di crescita e ispirazione.

Custodi della Tradizione

Quello che in pochi sanno è che a Parma esistono istituzioni dall’incredibile fascino legate all’opera e al teatro. Una di queste è il Club dei 27.

Zoccolo duro della parmigianità di un tempo, eroi del loggione, di palco e di platea, integerrimi custodi della “voce” verdiana, tanto integerrimi da aver istituito il titolo di “Cavaliere di Verdi”, conferito a persone che nella loro vita o attività hanno onorato e diffuso in tutto il mondo il nome e le opere del Maestro. Potrebbe capitarvi di sentirli discutere durante l’intervallo nei corridoi del Teatro Regio, magari di come l’acuto del tenore sia stato sottotono o pienamente all’altezza del suo compito.

Perché i Ventisette (proprio come le opere del compositore) sono implacabili all’errore, alla stecca, al tradimento; ma soprattutto grandi ambasciatori del Maestro, sempre pronti a difendere quella tradizione lirica che ha reso Parma famosa nel mondo.

Le Alici al Teatro Regio

A Parma ogni importante celebrazione è accompagnata da buon cibo, anche a Teatro. Un rituale custodito gelosamente dalle famiglie parmigiane all’interno dei retropalchi del Regio: piccoli camerini posti dirimpetto ai palchi, arredati con divanetti, tavoli, sedie, e tappezzati di fotografie storiche e firme di celebrità per poter banchettare in compagnia di amici e, naturalmente, per commentare l’opera. Una tradizione tutta parmigiana che porta in scena i prodotti gastronomici più amati di Parma: culatello, Parmigiano Reggiano, anolini, e le immancabili tartine con burro e acciughe!

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